The Original Wildposting Company

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Maschere giganti appaiono per le strade di Milano

Milan

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UNCLE è entusiasta di collaborare con lo street artist italiano Andrea Casciu. Le sue immagini audaci, fantastiche, a volte chimeriche, sempre intriganti, sono un piacere per gli occhi, ma è anche arte che può stuzzicare la curiosità degli spettatori a causa delle sue qualità all’apparenza soprannaturali. Splendidamente reso su molti muri urbani in tutta Italia e oltre, Casciu lancia un incantesimo visivo agli spettatori. Grafica audace, elementi figurativi chiaramente “leggibili” – volti, oggetti, animali e loro combinazioni – esercitano uno straordinario potere di attirare l’attenzione ma allo stesso tempo ci sono allusioni enigmatiche a storie, fiabe e miti. La chiarezza lineare netta, in bianco e nero, simile a una xilografia, è anche accompagnata da un uso giudizioso del colore. Una cosa è certa, non puoi ignorare il lavoro seducente e sorprendente di Casciu per strada.

Allora, cosa combina l’artista a Milano? Maschere giganti, ecco cosa. Paurose e sontuose, grottesche color oro ardente scuro, più grandi di qualsiasi passante, sbirciano dalle mura della città. Sin dai tempi antichi, la pratica di avere sculture grottesche a guardia della propria abitazione è stata diffusa in varie culture. Queste rappresentazioni, spesso intimidatorie, avevano lo scopo di tenere lontani gli spiriti ostili. Cioè, si credeva che avessero una funzione “apotropaica”, che tradotto dal greco significa “allontanare” e si riferisce a simboli, rituali e oggetti che dovrebbero respingere le influenze del male.

Per questo vengono utilizzate rappresentazioni fantasiose di vario genere (mostri, creature leggendarie, divinità, ecc.) a scopo protettivo e superstizioso.

Etruschi, Greci e Romani erano soliti adornare gli architravi di porte e finestre delle loro abitazioni con queste figure, fungendo da potenti guardiani in grado di creare una barriera contro eventuali forze malevole.

La tradizione di utilizzare maschere apotropaiche/grottesche contro la malasorte ha viaggiato nei millenni, dimostrandosi uno dei retaggi pagani che sopravvivono ancora oggi. Nel medioevo, molti borghi si dotarono di enormi mascheroni che caratterizzavano il vertice dell’arco di entrata della città, inoltre ancora oggi teste apotropaiche sono numerosissime in portoni e finestre di case, palazzi e chiese.

– Andrea Casciu

Il trio di personaggi simili a gargoyle su larga scala di Andrea Casciu che appaiono per le strade di Milano promette di essere un contributo favoloso, strano e meraviglioso al paesaggio urbano.

L’INTERVISTA DI UNCLE A ANDREA CASCIU

COSA TI FA ALZARE DAL LETTO LA MATTINA?

Mi rispecchio a pieno nel famoso detto “La mattina ha l’oro in bocca”, e quindi; sveglia presto, caffè e via, si inizia a lavorare. La mattina per me è molto importante perché lavorativamente produco parecchio.

QUALI SONO I TUOI PRIMI RICORDI DI QUANDO TI SEI SENTITO COMPLETAMENTE ASSORBITO O “PERSO” NELLE ARTI VISIVE?

Con tutta onestà non saprei di preciso, da ragazzetto ricordo un viaggio fatto a Barcellona in cui al Museo Mirò, rimasi rapito davanti una sua opera gigantesca fatta di tessuti e lana, a pensarci bene pareva un grande murale materico. 

CHI E/O COSA DIRESTI HA AVUTO UN’INFLUENZA SIGNIFICATIVA SULLE TUE OPERE? UN’ARTISTA IN PARTICOLARE O QUALSIASI ALTRA CREATIVITÀ CHE TI ABBIA COLPITO.

Ci sono molti artisti che hanno influenzato il mio percorso artistico, andando per gradi il primo fu Picasso, poi arrivò Bacon, nell’aspetto grafico il grande Andrea Pazienza e dalle prime esperienze nate nelle lezioni di incisione arrivarono Stanis Dessy (grande incisore sardo), i fiamminghi e i tedeschi del Quattrocento e del Cinquecento, primo fra tutti Albrecht Dürer.

IL LINGUAGGIO VISIVO CHE UTILIZZI SPESSO RICORDA LA STAMPA XILOGRAFICA, QUAL È L’ATTRAZIONE DI QUESTA TECNICA PER TE?

L’attrazione principale per la xilografia arriva dal suo segno grafico, dalla sua semplicità visiva, dal colore; infatti sono fortemente attratto dal bianco e nero, è un’arte che richiede molta precisione e a mio parere questo la rende particolarmente ipnotica, sia nella realizzazione che nella visione dell’osservatore.

PUOI PARLARCI UN PO’ DEI TEMI PRINCIPALI DELLA TUA ARTE?

Penso che uno dei temi ricorrenti del mio lavoro arrivi dalle rappresentazioni delle metamorfosi, le trasformazioni fisiche della natura in uomo o animale e viceversa, sono fonte di grande ispirazione. Per me è fondamentale lo studio di antichi testi illustrati, come ad esempio i bestiari e l’arte medievale, che con il loro immaginario hanno dato una notevole importanza alle raffigurazioni di miti e leggende, con una grande riproduzione e interpretazione di esseri fantastici.

C’È UN ELEMENTO MITOLOGICO IN MOLTO DI CIÒ CHE PRODUCI, COME PENSI CHE QUESTO VENGA PERCEPITO DALLE PERSONE CHE VEDONO LE TUE OPERE?

Le persone sono molto attente, spesso per strada, mentre si dipinge, capita di confrontarsi con i passanti, e spesso questi danno un’interpretazione dell’opera che non ti aspetti, molti capiscono benissimo il messaggio o gli elementi che rappresento, anzi, vanno ad interpretare in maniera molto lucida tematiche per loro sconosciute.

E PER QUANTO RIGUARDA L’ALLEGORIA O LA NARRATIVA, POTRESTI DIRE QUALCOSA SULLE STORIE CHE STAI RACCONTANDO ATTRAVERSO LA TUA ARTE? 

Un’allegoria a cui ormai lavoro da parecchi anni è la funzione apotropaica di determinati soggetti, che spesso vengono raffigurati come maschere con il compito e la capacità di tenere a distanza e respingere gli influssi e gli spiriti maligni.

Molte civiltà antiche erano solite adornare architravi di porte e finestre delle loro abitazioni con questi mascheroni grotteschi, una sorta di potenti guardiani in grado di creare una barriera contro eventuali forze ostili. 

Da nord a sud queste figure grottesche sono presenti ovunque, eredità di antichi popoli che credevano nel potere positivo delle maschere.

COME VEDI LO SVILUPPO DELLA TUA ARTE NEGLI ANNI A VENIRE SIA IN STRADA CHE NEL TUO STUDIO?

Sinceramente non saprei, è un periodo molto intenso per il muralismo, molti si chiedono dove e come progredirà questa corrente, sicuramente si sta evolvendo, staremo a veder

Un grazie gigantesco da parte di Uncle ad Andrea Casciu per il suo tempo e le sue eccezionali opere d’arte pubbliche.

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